Il Deserto della Baja California
Appena sotto il confine del Messico, il deserto di Sonora si estende verso Sud, lungo la penisola sudcaliforniana, incontrando il Mar di Cortez lungo la costa.
Le sorgenti d’acqua e le oasi remote offrono sollievo a chi si appresta ad attraversare il suo paesaggio arido, apparentemente abitato solo dai cactus, che si stende per quasi 50.000 miglia quadrate, e le sue montagne che si innalzano aspre tra i due mari: il mar di Cortez e l’Oceano Pacifico.
Questa varietà paesaggistica rende la Bassa California una delle zone più singolari del Messico, con le sue viste spettacolari sull’Oceano da montagne multicolore.
Migliaia di chilometri di deserto selvaggio e disabitato, centinaia di spiagge incontaminate di sabbia bianca, lambite da acqua cristallina e turchese che ospita una enorme quantità di specie marine.
Immergersi in questo scenario è una delle più belle esperienze che si possano vivere in questa penisola.
Vegetazione desertica
Il deserto è caratterizzato da alte temperature e da un basso grado di umidità, consentendo la crescita solo a specie vegetali adatte al terreno duro e secco.
La vegetazione del deserto della Bassa California presenta foglie di piccole dimensioni, che spesso cadono in condizioni di siccità.
Mesquite, Palo Verde e Palo Blanco sono alcune delle piante che s’incontrano nel deserto lungo le strade tortuose di terra battuta.
Altre varietà molto diffuse sono:
- ocotillos;
- agavi;
- yucca;
- alberi di acacia;
- palme dei fan;
- palme blu messicane
l cespugli di creosoto e di salvia dominano le zone più aride, ma questo deserto ospita anche molte piante insolite, come il boojum tree (Cirio), una varietà che cresce esclusivamente in Baja California.
Sulla penisola si incontrano anche oltre 110 specie di cactus, molte delle quali endemiche, incluso il cardon, il più grande cactus del mondo, che può arrivare anche a sfiorare i 17 metri, con una longevità calcolata intorno ai 1.600 anni.
Quando i cactus sono in fiore, offrono uno spettacolo inaspettato e multicolore, grazie ai loro grandi fiori appariscenti, che oscillano tra i colori più vivaci e le sfumature più delicate e che attirano centinaia di iridescenti, piccoli colibrì.
La fauna e il fenomeno dell’endemismo
Come nelle isole Galapagos in Ecuador, la ricca biodiversità della Bassa California ed il fenomeno diffuso dell’endemismo deriva dall’isolamento delle isole del Golfo e delle aree remote della penisola, dove l’evoluzione ha prodotto specie uniche.
Come le piante, anche gli animali che abitano questo deserto hanno dovuto, nel corso del tempo, adattarsi alle estreme condizioni che esso impone.
La maggior parte di essi sono di colore grigio chiaro, per mimetismo ma anche per limitare l’assorbimento della luce del sole, molto forte.
L’evoluzione e il processo di adattamento li ha portati a modificare parte del loro comportamento, diventando più attivi solo nelle ore più fresche, come il crepuscolo o le prime ore dell’alba.
Di conseguenza, avvistarli sarà più semplice durante queste ore del giorno.
Nel deserto della Baja California vivono una gran quantità di animali selvatici:
- principalmente roditori, come scoiattoli, topi, ratti e conigli;
- il Correcamino, famoso per la sua velocità e reso celebre dal cartone animato Willy il Coyote di cui è la preda antagonista;
- anfibi e rettili, come lucertole, serpenti a sonagli, gechi ed iguane dalla coda spinosa;
- pipistrelli, presenti in grande quantità ed essenziali per l’impollinazione dei cactus e delle agavi in fiore.
Il mammifero più diffuso nella penisola della Baja California è senz’altro il coyote, lo stesso che corre dietro il povero Correcamino.
Si possono però incontrare anche la volpe grigia, la lince, i tassi, i cervi, i muli e i bighorn, altrimenti noti come pecore del deserto.
I leoni di montagna (ovvero i puma), sono invece prevalenti nelle zone montuose circostanti.
La Bassa California ospita anche circa 300 specie di uccelli, alcune delle quali vivono solo su questa penisola.
Un deserto solo di nome
Il deserto della Baja California è un deserto solo di nome, perché è abitato da animali, piante e persino dall’uomo.
Al pari di tutti gli altri ecosistemi, è ricco di vita e di bellezze naturali che suscitano meraviglia ed emozione.
Piccoli centri abitati in luoghi estremi
Il territorio della penisola è davvero vario e poco popolato. Visitandolo ci si imbatte in piccoli paesini abitati da poche centinaia di persone dove, in zone più estreme, come ad esempio nella regione del Rancho, i ritmi di vita sono ancora quelli di centinaia di anni fa, condizionati solo dall’avvicendarsi del giorno e della notte.
La natura aspra di questo territorio ha sempre appresentato una sfida per chiunque abbia tentato di viverci o di attraversarlo, dai nativi, ai missionari del XVII secolo, fino agli odierni ammiratori delle sue bellezze, che oggi lo solcano in fuoristrada, lasciando dietro di sé nuvole di polvere. Perché, nonostante sia tutto ormai mappato e a portata di click, un viaggio in bassa California conserva sempre il sapore di una vera avventura.
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